Passeggiando silenziosamente intorno al Santuario Madonna degli Alpini, lato Vignolo, leggo su un cippo un pensiero di Mario Rigoni Stern tratto da “Il sergente nella neve”:

“Hanno dato la loro vita per la nostra libertà, cerchiamo di esserne degni!”.

Appare nella mia mente, all’istante, l’immagine di quella lunga colonna di soldati Alpini ed altri corpi militari, che camminano verso ovest, contro una tremenda bufera di vento gelido e neve, braccati dall’esercito russo e dai partigiani locali. Mentre qui, oggi, brilla un sole incredibilmente primaverile, nonostante sia ancora pieno inverno, sole che sembra dar loro, qui ricordati, la pace che hanno inseguito per giorni, lottando allo stremo delle forze.

Il pensiero torna a quei ragazzi, che con buona dose di certezza non avevano scelto la guerra, ma che 77 anni fa come ora, lottavano inseguiti da chi per loro non era mai stato il nemico; molti di loro, i prigionieri, invece iniziarono un viaggio inverso, verso est, sulla strada del Davai, come bene ci ha raccontato Nuto Revelli, e pochi di loro “tornarono a baita”, alcuni, addirittura nel 1948, tre anni dopo la fine della guerra.

Noi alpini oggi, senza retorica, dobbiamo semplicemente ricordarli: l’unica cosa che possiamo dar loro è il nostro rispetto ed onore.

E’ dovere.

Piero Aimar

 

nella foto. il cippo di Trino Vercellese con la frase di Rigoni Stern